Fondamentalmente è un quaderno di appunti, di cui ho dannatamente bisogno. Un po' perché dimentico molte cose e un po' perché scrivere spinge a ricercare e a sistematizzare.

sabato 2 gennaio 2010

Accedi, recedi, annulla

Con l'obiettivo di diffonderne l'uso, da settembre ACI ed INPS hanno iniziato a distribuire gratuitamente ai cittadini delle caselle di posta elettronica certificata. A quanto pare, finora ne sono state distribuite circa 50.000, che non è un granché, ma entro qualche mese la casella di posta elettronica certificata dovrebbe essere distribuita gratuitamente a chiunque ne farà richiesta.

Anche se dovrei sapere di più al proposito, ho deciso di richiederla all'INPS più che altro a titolo sperimentale. L'operazione non è stata più difficile del previsto: è stato sufficente essere registrati ai servizi online dell'INPS (cosa che ho ottenuto con una certa fatica qualche anno fa), richiedere la casella online, stampare qualche modulo, compilarlo, recarsi di persona ad un ufficio INPS con la solita fotocopia di un documento d'identità e del codice fiscale, et voilà! Dopo un giorno ho ricevuto una mail e ho potuto accedere alla mia casella (in modalità webmail, benintesto).

La prima sorpresa è che non esiste un URL da utilizzare per connettersi al server web della posta certificata: devi andare sulla home page dell'INPS, passare al comunicato stampa, poi ad una pagina intermedia per inserire le tue credenziali (che naturalmente non puoi modificare, e sono impossibili da ricordare) e infine alla webmail.

La seconda sorpresa è che il gergo della nostra pubblica amministrazione non conosce confini, come dimostra l'etichetta del secondo pulsante:




A parte gli scherzi, mi rimane da capire cosa fare con questo presunto ennesimo strumento di semplificazione. Nessuno può sapere cosa succederà in futuro, ma la posta certificata esiste da anni e non ha mai sfondato per motivi squisitamente italiani che lascio scoprire al lettore intraprendente, magari partendo dalla voce di Wikipedia citata prima. Certo la versione gratuita ha limitazioni piuttosto serie, prima fra tutte l'impossibilità di utilizzarla per comunicare al di fuori della pubblica amministrazione. E mi sa che senza firma digitale (che nessuno si sogna di offrire gratis, almeno per ora) la posta certificata non sempre sia utile.

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